Il cosiddetto Superbonus è un diretto discendente dell’Ecobonus, un sistema di agevolazioni, introdotte a partire dal 2012, che prevede la possibilità portare in detrazione le spese sostenute per interventi edilizi finalizzati all’efficienza energetica o alla conformità antisismica (Sisma Bonus).

La Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019 articolo 1 commi 70, 175 e 176) e successivamente il Decreto Rilancio (DL n° 34/2020 articoli 119 e 121) hanno modificato il preesistente Ecobonus introducendo due significative novità:

  • innalzamento del tetto della detrazione Irpef al 110% delle spese sostenute da suddividere in 5 rate distribuite su 5 anni;
  • possibilità di cedere la detrazione a terzi (fornitori e operatori finanziari).

Abbiamo sintetizzato in sole sei domande tutti i dubbi più comuni sul Super Ecobonus e risposto per spiegare come funziona, quali sono i vantaggi per privati e condomini e, soprattutto, cosa occorre fare in pratica.

  1. Chi sono i destinatari dell’incentivo?
  2. Quali interventi beneficiano del Super Ecobonus?
  3. Cosa bisogna fare per usufruire dell’incentivo?
  4. È sicuro che riuscirò a coprire tutti i costi? Ho sentito parlare dello studio di fattibilità, cos’è?
  5. Qual’è il periodo di validità dell’agevolazione? Devo affrettarmi?
  6. Quali sono gli obiettivi dell’Ecobonus e quali i risultati attesi?
Super Ecobonus privati e condomini

1. Chi sono i destinatari dell’incentivo?

A beneficiare del bonus sono tutti i proprietari di casa (persone fisiche): sia chi possiede la prima casa (in condominio o indipendente) che i proprietari di seconde case (anche indipendenti e unifamiliari). Inoltre possono godere dell’incentivo anche gli affittuari.

In particolare però, rispetto alle precedenti versioni dell’Ecobonus, il meccanismo della cessione credito d’imposta va incontro ad una platea più ampia di fruitori. Il legislatore si è accorto che per il considerevole costo degli interventi edilizi e per l’importo notevole della detrazione annuale l’incentivo poteva risultare “appealing” solo per chi gode di redditi elevati, mentre fasce di popolazione con minore capacità reddituale o che usufruiscono già di molte detrazioni potevano trovare la proposta poco attraente, visto che il loro imponibile potrebbe risultare incapiente, ovvero la detrazione potrebbe essere superiore a quanto dovuto all’erario e andare, in parte, “sprecata”.

Ed è qui che interviene efficacemente la cessione della detrazione, la quale mette tutte queste persone nella condizione di poter effettuare lavori di importo considerevole ad un costo vivo minimo o persino nullo, senza ricorrere allo strumento della detrazione diretta.

2. Quali interventi beneficiano del Super Ecobonus?

Gli interventi che possono beneficiare dell’incentivo sono davvero molti ma quelli che devono essere attuati per “innescare” il benefico sono fondamentalmente due:

  • isolamento termico (superfici orizzontali e verticali)
  • sostituzione degli impianti di riscaldamento (riscaldamento, raffreddamento, acqua calda sanitaria) sia nelle abitazioni indipendenti che nei condomini.

Queste tipologie di lavori possono essere considerate “trainanti”, nel senso che la realizzazione di almeno uno di questi interventi porta con sé l’applicazione dell’incentivo ad altre tipologie di opere di efficientamento energetico quali, ad esempio, sostituzione degli infissi e solare termico.
Non solo, gli interventi di isolamento termico e sostituzione degli impianti trasmettono il beneficio della detrazione del 110% anche alle le voci di costo relative ad attività propedeutiche di analisi e progettazione degli interventi e opere murarie funzionali alla realizzazione del progetto.

Last but not least, è consentita la cessione del credito di imposta anche per ulteriori spese come quelle per la ristrutturazione edile e le facciate, che godono già delle detrazioni rispettivamente al 50% e al 90%, purché eseguite insieme agli interventi del Superbonus.

3. Cosa bisogna fare per usufruire dell’incentivo?

Operativamente non occorre fare nulla prima dell’avvio dei lavori ma, dopo aver effettuato i pagamenti, per poter far valere la detrazione, occorre disporre del visto ci conformità (rilasciato da commercialisti, consulenti del lavoro e CAF ) registrarsi e presentare domanda tramite il sito dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile).

Le modalità per godere dell’agevolazione sono tre:

  • fruizione diretta del credito d’imposta: i lavori sono pagati interamente da chi ha commissionato l’opera (la cifra totale è eventualmente ripartita tra condòmini o comproprietari). Ciascun contribuente porterà in detrazione ogni anno, per cinque anni, 1/5 della propria quota di spesa;
  • cessione del credito d’imposta ad un intermediario finanziario: il committente (privato o condominio) cede ad una banca o altro operatore creditizio la detrazione d’imposta in cambio di una somma destinata a pagare l’opera stessa. A seconda del costo di intermediazione applicato dall’operatore è possibile coprire interamente la spesa sostenuta (se l’intermediazione incide per non più del 10%) oppure una piccola parte di questa (si stima che in alcuni casi il costo dell’itermediazione possa arrivare al 30%);
  • cessione del credito all’impresa esecutrice dei lavori: a fronte della cessione della detrazione, il committente ottiene dal fornitore uno sconto in fattura (sino al 100% dei costi d’opera).

4. È sicuro che riuscirò a coprire tutti i costi? Ho sentito parlare dello studio di fattibilità, cos’è?

Per essere sicuri di ottenere il massimo dell’incentivo è necessaria una pianificazione accurata sia degli interventi “trainanti” che di quelli a supporto.

È necessario infatti:

  • portare l’immobile a conseguire un miglioramento di almeno due classi energetiche, certificate tramite Attestato di Prestazione Energetica (APE). Questa è la “conditio sine qua non” per il riconoscimento dell’incentivo. Altrimenti il tecnico certificato che rilascia l’attestato dovrà dichiarare che il miglioramento ottenuto è comunque il massimo tecnicamente raggiungibile per l’immobile in questione;
  • utilizzare al meglio il margine di operatività offerto dai massimali previsti dalla norma per le diverse tipologie di intervento.

In questo senso lo studio di fattibilità realizzato da un professionista è in grado di:

  • valutare quali interventi “trainanti” e “secondari” operare;
  • confrontare le stime di costo con i massimali previsti;
  • individuare gli interventi eventualmente esclusi dall’agevolazione;
  • stimare il risultato in termini di efficientamento energetico;
  • calcolare il risparmio atteso sulla spesa energetica.

A valle di questo studio il committente dispone di tutti i dati e gli strumenti necessari per poter decidere se intraprendere o meno l’opera.

Per la realizzazione dello studio di fattibilità AG-TS.energy offre a privati e condomini una formula molto apprezzata: al termine dell’incarico per lo studio, se il committente deciderà di realizzare l’intervento di efficientamento energetico ed affiderà ai nostri tecnici le attività di gestione pratiche e/o di progettazione, il costo della consulenza per lo studio di fattibilità sarà interamente scontato dalla parcella per il nuovo incarico professionale.

5. Qual’è il periodo di validità dell’agevolazione? Devo affrettarmi?

Il bonus è applicabile a tutte le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

Quindi c’è tempo? Non tanto quanto sembrerebbe. Anche se non è stabilito un limite al numero o  all’importo complessivo delle domande ammesse per cui nessuno dovrebbe restare escluso, è possibile che i fornitori o gli operatori finanziari possano trovarsi nelle condizioni di non poter soddisfare tutte le domande ricevute. Il nostro consiglio è quindi di iniziare già oggi a pianificare l’intervento intraprendendo almeno lo studio di fattibilità.

Per la presentazione delle richieste invece occorrerà attendere ancora qualche giorno: ad oggi (13 luglio 2020 ndr) mancano ancora i decreti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrare che dovrebbero arrivare a breve, stay tuned!

6. Quali sono gli obiettivi dell’Ecobonus e quali i risultati attesi?

L’incentivo si pone due obiettivi principali: ottenere un’edilizia privata meno energivora e dare un nuovo impulso al settore delle costruzioni, provato dai molti periodi di crisi che si sono susseguiti, a fasi alterne, dagli anni novanta ad oggi.

Insieme a questi due obiettivi ci si attende che vengano raggiunti un’altra serie di risultati positivi come:

  • una riduzione significativa delle delle emissioni di CO2;

  • un risparmio consistente per le famiglie alla voce “spesa energetica”;

  • un incremento del valore degli immobili legato al miglioramento della classe energetica;

  • un aumento del PIL (si stima sino allo 0,5%) legato alla ripresa del settore dell’edilizia.

Alcuni dati statistici possono aiutarci a comprendere meglio la ratio dell’intervento. Il primo mette a fuoco l’enorme potenziale del target scelto dal legislatore: secondo il 15° Censimento Istat condotto nel 2011, in Italia, gli edifici ad uso residenziale sono 12.187.698 per un totale di 31.208.161 abitazioni. Il secondo chiarisce l’urgenza da cui deriva la scelta di intervenire sull’impatto ambientale degli immobili: oltre il 58% del patrimonio immobiliare del nostro paese ha più di 40 anni ovvero è antecedente alle prime norme legate al risparmio energetico nel settore dell’edilizia, entrate in vigore nel 1977, dunque è stato progettato e costruito senza alcuna attenzione al contenimento dei consumi di energia.

Facile ora comprendere la portata potenziale di questo incentivo. Nel giro di qualche mese capiremo se la modalità messa in atto dal Decreto Rilancio riuscirà a generare il circolo virtuoso auspicato.

AG-TS. energy affianca i propri clienti, privati e condomini, in ogni fase dell’intervento di efficientamento energetico:​

  • studio di fattibilità;
  • progettazione e direzione lavori;
  • scelta dell’impresa edile;
  • eventuale scelta dell’itermediario finanziario;
  • gestione pratiche incentivi.